Ambra Moriconi - referente del progetto Teatro per Educatori Progetto GRAF - ci suggerisce una modalità alternativa di confronto e formazione esperienziale a distanza.
Si tratta di un percorso di formazione esperienziale in 3 incontri di 2,5 ore circa con spiegazioni ed esercitazioni in diretta e in asincrono e condivisione di materiali di studio.
BURATTINO COME CO-EDUCATORE
- Tecniche e esercizi per ripensare lo spazio, il tempo e il rapporto educativo con l’aiuto di uno strumento teatrale universale –
Crediamo che connettere emozioni piacevoli all’apprendimento sia la migliore strada da seguire e sappiamo che i bambini giocano, per essere, conoscere e sapere. A partire da queste due semplici premesse, ci proponiamo di giocare con i bambini e in particolare, in questo seminario, saremo in compagnia di un collega molto particolare: seguiti e guidati dalla nostra docente e ideatrice del progetto di TEATRO PER EDUCATORI, Ambra Moriconi, in attesa di tornare dal vivo nel nostro “spazio scenico educante”, esploriamo una modalità alternativa di confronto e formazione esperienziale a distanza e proponiamo uno strumento teatrale antico e “sacro” come il burattino in una chiave diversa, come co-educatore. L'uso del burattino in ambito educativo infatti consente di comportarsi nel gruppo come se ci fossero due diversi educatori, con diversi ruoli, competenze, regole, diversi caratteri e un diverso rapporto con i bambini. Questo seminario prova ad esplorare le possibilità nuove che si aprono da questo presupposto ed è rivolto ad educatori, insegnanti, animatori, logopedisti, psicologi, genitori, altre figure si sostegno nell’ambito dell’età evolutiva o semplicemente curiosi.
PROGRAMMA E OBIETTIVI
Si comincia con una breve indagine sull’efficacia dello strumento educativo burattino inteso come figura “vivente” e allo stesso tempo “magica” agli occhi dei bambini, che possa affiancare l'adulto nel rapporto con loro. Si procede con la trasmissione di semplici tecniche ed esercizi che aiutino ad animarlo e a rintracciare le caratteristiche personali dell’animatore/educatore che possano rendere il pupazzo personaggio credibile e divertente. Si conclude con delle proposte per elaborare le modalità, i tempi e gli spazi di intervento del burattino negli ambiti educativi di riferimento.
Il nostro fine è proporre uno strumento inconsueto che possa far divertire e giocare gli educatori così da permeare di allegria il loro lavoro e di conseguenza contagiarne i bambini, anche (forse soprattutto) in un periodo come questo di indeterminatezza e distanziamento.
I nostri obiettivi sono:
• Introdurre la figura del burattino, accennarne la storia, i tipi, le differenze • Esplorare alcune semplici tecniche di animazione del burattino • Suggerire le caratteristiche per la creazione di un personaggio • Proporre una pianificazione dello spazio/tempo dedicato all’uso del burattino in modo che sia efficiente e funzionale • Offrire brevi simulazioni di incontri educatore – burattino – bambini (Si chiederà letteralmente di “rimboccarsi le maniche” e di indossare i “colleghi” burattini)
MODALITÀ DI SVOLGIMENTO, COSTI E MODALITÀ di ISCRIZIONE:
Si tratta di un percorso di formazione esperienziale in 3 incontri di 2,5 ore circa con spiegazioni ed esercitazioni in diretta e in asincrono e condivisione di materiali di studio.
LA DOCENTE: AMBRA MORICONI Laureata in Saperi e Tecniche dello Spettacolo Teatrale Cinematografico e Digitale. Ha seguito (e segue) un numero infinito di corsi di formazione e approfondimento per operatori e insegnanti teatrali per bambini. Da più di 10 anni lavora come insegnante ed operatrice teatrale, soprattutto con bambini, ideando laboratori e spettacoli che riuniscono le sue passioni: comunicazione, teatro ed educazione, senza mai dimenticarsi la valenza sociale delle produzioni culturali. Ha collaborato e collabora con diverse associazioni, dall'Unicef e Amnesty International fino alle più disparate associazioni culturali e di teatro per bambini di Roma e del Lazio. Dal 2012 è presidente dell'associazione culturale afterLAB (arte formazione teatro educazione ricerca) con la quale realizza laboratori, spettacoli, corsi di formazione. Non è mai così seria come risulta da questa breve descrizione. Ama guardare, annusare, toccare, sentire, soprattutto ridere e sorridere. Ama essere discreta, camminare in punta di piedi. Ama giocare con grandi e bambini a questa cosa bizzarra che è la vita, per crescere insieme. Qualche volta si benda gli occhi, per assaporare tutto il resto. Io credo che le fiabe, quelle vecchie e quelle nuove, possano contribuire a educare la mente. La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo. (Gianni Rodari. da La freccia azzurra)
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