Dott.ssa Solidea Bianchini - docente del progetto EDUCAZIONE GENTILE -
I nativi digitali sin da piccolissimi crescono nel mondo delle tecnologie virtual dove le coordinate spazio - temporali sono radicalmente diverse rispetto al mondo reale. - Vivono su due registri: virtuale - reale - Virtuale: spazio de - localizzato: tempo ridotto all'istante dov'è possibile fare contemporaneamente più cose. - Multitasking
Quali sono gli atteggiamenti dei genitori alle prese con figli sempre più tecnologici?
I permissivi: "non so insegnarti e non ho tempo fai quello che desideri" Motivi: la tecnologia è una conseguenza dei tempi. I media riempono il tempo dei figli ( non ci sono limiti e divieti) Atteggiamenti: - Utilizzali pure basta che non mi disturbi - Se le uso io perché non dovrebbe farlo lui? - Ho piena fiducia in mio figlio, è impossibile che ne faccia cattivo uso o che gli capiti qualcosa...
Gli ansiosi: "non si fa e basta" Motivi: preoccupazione per i nuovi media e senso di protezione. Scarsa competenza personale. Atteggiamenti: - Divieti e regole senza argomentazione
I compiaciuti: "mio figlio ha imparato da solo ed è intelligente" Questo atteggiamento unito alla mancanza di competenze utili a tutelare, fa sì che questi genitori operino uno scarso controllo.
Esperti/responsabilizzanti: gestiscono efficacemente il rapporto tra figli e media: conoscono potenzialità, rischi e modalità di utilizzo. Atteggiamenti: - definiscono regole e dialogano con i figli per renderli più consapevoli,svolgendo un ruolo di tutela costruttiva. - determinati e tranquilli rispetto ai nuovi media.
LA RIVOLUZIONE DIGITALE Inizia nel 2007 con l'avvento dell'I phone a cui faranno seguito tutti i device "touch". "Grazie allo schermo tattile viene ripristinata, nell'interazione con la tecnologia, la corporeità e questo fa si che anche i bambini più piccoli, che non sanno leggere e scrivere e non hanno raggiunto determinati livelli rispetto alla coordinazione oculo - manuale, possano interagire con le tecnologie molto prima rispetto al passato, superando così barriere che per molto tempo hanno impedito di accedere ai nuovi media e fruire delle loro potenzialià (D.A. Ripamonti) Secondo i dati delle ricerche del Common Sense Media staunitense nel 2018 il 38% dei bambini al di sotto dei 2 anni d'età ha utilizzato un dispositivo mobile: nel 2011 era il 10%.L'uso è diffuso a tutte le fasce economico - sociali della popolazione. Per quanto riguarda l'Italia secondo le rivelazioni Eurispes 2016 lo smartphone si conferma lo strumento tecnologico più diffuso nel nostro paese: ne possiede uno il 75,7% degli Italiani (erano il 67%nel 2015). DAI NATIVI DIGITALI ALLA SCREEN GENERATION ▪Generation text comprende i nati a partire dagli anni '70 che hanno avuto la possibilità di interfacce testuali come mail, chat, sms. ▪ Nativi digitali ( nati dopo il 1985 o 1995) ▪ Generazione web ▪ Generazione social media ▪ Screen generation - comprende i nati a partire dal 2007 e identifica i bambini che utilizzano gli schermi touch screen già dal primo anno di vita Ogni medium costringe colui che lo usa ad adattarsi a esso e questo processo provoca cambiamenti sia nei comportamenti che nei significati attribuiti ai diversi usi del medium stesso. Come indicato da Vygotsij (2007), il rapporto tra l'uomo e gli strumenti è quindi bidirezionale: tramite gli strumenti - i media nel nostro caso - l'uomo supera i vincoli dell'ambiente, ma, nel contempo, si modifica egli stesso attraverso l'uso che fa. Secondo Socrate, la diffusione della scrittura avrebbe creato un falso sapere e diminuito la memoria dell'uomo. Era sua convinzione che , a differenza del "morto discorso" della lingua scritta, la parola pronunciata, viva consistesse di entità dinamiche ricche di significato, suoni, musicalità, accento e ritmo.
RISCHI O VANTAGGI
Secondo Paoli Fierri, i nativi digitali apprendono per esperienza e per approssimazioni successive. Non abbiamo ancora dati a sufficienza al fine di capire se questo è un dato positivo, basta considerarlo. Utilizzano una logica che è più vicina a quella "abduttiva" di Peirce che non quella induttiva - deduttiva di Galileo. Attraverso le loro interazioni con le nuove tecnologie scoprono in maniera multi - prospettica, attraverso molti codici. Hanno interiorizzato abilità per imparare dagli errori attraverso l'esplorazione e il tentativo piuttosto che attraverso un approccio logico, nell'inconsapevolezza da parte degli adulti. Gli strumenti digitali se utilizzati in maniera interattiva, attiva e partecipata possono portare il bambino ad estendere le proprie conoscenze del mondo e della realtà: infatti durante il gioco aree cerebrali del lobo frontale (funzioni cognitive superiori) e lobo parietale collegato ad aspetti visivo - spaziali entrano in gioco e lavorano attivamente. I benefici più importanti che i bambini possono trarre dall'utilizzo delle nuove tecnologie sono strettamente legati all'età del bambino, alle modalità e ai tempi di fruizione e alla condivisione o meno dell'esperienza. Spesso APP pensate appositamente per l'infanzia possono stimolare la creatività e la capacità del problem solving. Le opportunità nascoste dentro lo strumento tecnologico moderno offrono positività stimolanti e arricchimenti per la vita del nostro bambino offrendo: - valenza comunicativa - valenza informativa - ricerca e approfondimento - divertimento - svago - creazione di reti sociali - stimolazione dell'apprendimento
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