La CRETA Al BUIO con Felice Tagliaferri, scultore non vedente- laboratorio di manipolazione della creta con momenti senza l'uso della vista - è anche un approccio coraggioso alla didattica inclusiva, alla scoperta e alla sperimentazione di nuovi strumenti per comunicare, interagire, e provare a comprendere l'altro. La Creta al buio è anche darci la possibilità di passare dalla figura immaginata all'oggetto che la rappresenta passando per un paradigma di lavorazione tutto da scoprire.
Il maestro Felice Tagliaferri - noto scultore e unico docente/formatore al mondo di arti plastiche non vedente - è il fondatore della prima scuola di arti plastiche diretta da un artista non vedente.
Il maestro Felice Tagliaferri risponde:
D: “Dare forma ai sogni” è il tuo motto, che ci hai spiegato ampiamente in una precedente intervista; ma è anche il tuo metodo d’insegnamento. La tua è un’arte che nasce dall’anima e dalla mente per farsi materica. Potresti per favore spiegarci come applichi tutto questo alla didattica?
FT: Quello che, innanzi tutto, tiro fuori ai miei studenti è la passione. Infatti, è quella il motore che spinge verso la creatività, nell’arte, soprattutto. La passione porta ad affrontare la fatica, il duro lavoro, il sacrificio, che culminano nel profondo piacere di vedere materialmente realizzato ciò che avevi in testa e nel cuore. Lo scopo è tirare fuori agli studenti la loro interiorità, perché è l’umanità che conta. In altri termini, la prima cosa che m’interessa è la forza delle emozioni e della comunicazione corporea. L’energia che si sviluppa tra corpi, tra esseri umani.Poi, su questa base, insegno la scultura. Per me, la tattilità è tutto, ma è anche un potente mezzo di comunicazione per chiunque.
"Kainós Magazine® Educazione Innovativa: Il Personaggio: intervista a Felice Tagliaferri" Ph by Elena Savino Per ottenere ciò, uso un approccio molto pratico
info su RI-NASCERE AL BUIO al link https://www.progettografroma.com/rinascere-al-buio
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