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Immagine del redattoreFrancesco Bianchi

Contrastare la povertà educativa "CON GLI OCCHI E CON LE MANI"

(progetto finalizzato al contrasto alla povertà educativa nel territorio di Lunghezza a Roma)

LEGGERE INSIEME CON GLI OCCHI E CON LE MANI di #progettograf - UN PERCORSO DI GIOCO E COMUNICAZIONE, LETTURE PARTECIPATE E MANIPOLAZIONE PER TROVARE E RISVEGLIARE LE ATTITUDINI CREATIVE, IL DESIDERIO DI IMPARARE E LA NECESSITÀ DI ESSERE COMUNITÀ – Con i docenti: - Felice Tagliaferri, noto scultore e docente non vedente - Ambra Moriconi , referente della formazione Teatro per Educatori - Dott.ssa Solidea Bianchini, referente della formazione Bimbi per Mano -

Ultimo incontro. Abbiamo incontrato alcuni #genitori... COSA ABBIAMO FATTO e PERCHE'? Oggi si conclude il laboratorio #congliocchieconlemani condotto da Ambra Moriconi - referente #teatropereducatori - e lo scultore e docente non vedente #FeliceTagliaferri - referente di formazione #Cretaalbuio - partner Moige - Movimento Italiano Genitori European Development Consulting Srl Progetto GRAF Gruppo e Rete per l'apprendimento e la formazione Il Fantastico Mondo del Fantastico LUDUS Coop


COSA ABBIAMO FATTO in questo mese di Luglio durante i 10 incontri di #congliocchieconlemani di #progettograf?

LEGGERE INSIEME CON GLI OCCHI E CON LE MANI - UN PERCORSO DI GIOCO E COMUNICAZIONE, LETTURE PARTECIPATE E MANIPOLAZIONE PER TROVARE E RISVEGLIARE LE ATTITUDINI CREATIVE, IL DESIDERIO DI IMPARARE E LA NECESSITÀ DI ESSERE COMUNITÀ – Con i docenti: - Felice Tagliaferri, noto scultore e docente non vedente - Ambra Moriconi , referente della formazione Teatro per Educatori - Dott.ssa Solidea Bianchini, referente della formazione Bimbi per Mano -


Abbiamo proposto un laboratorio strutturato in due percorsi paralleli e interconnessi in cui si sono alternati la lettura interattiva e partecipata con bambini e bambine e un laboratorio di manipolazione della creta durante il quale gli stessi sono stati guidati da uno scultore non vedente professionista. L’ultimo incontro è stato aperto alle famiglie ed è stato costruito insieme agli attori di questa nuova piccola comunità. La parola chiave di questo laboratorio è “insieme”. Bambini e bambine sono stati invitati ad ascoltare ed agire storie di libri e anche a lavorare con la creta, vivendo questa esperienza tra loro e insieme ai personaggi dei libri, agli adulti coinvolti, alle parole e immagini, alle sculture che sono scaturite da questi incontri creativi. Tra lettura partecipata e manipolazione della creta si sono ritrovati, insieme, nessi tra mondo e sue rappresentazioni, legami tra persone, connessioni tra segno e pensiero.

Insomma libri, giochi di drammatizzazione e creta sono stati rivelatori e amplificatori di linguaggi, relazioni ed esperienze, perché per raccontare il mondo ai bambini e alle bambine è necessario cercare di percepirlo, nominarlo, metterlo in discussione, interpretarlo. Si può leggere in tanti modi, in silenzio, in solitudine, ma nella lettura ad alta voce, partecipata, tradotta con il gioco, con il corpo e con tutti i sensi, offriamo ai bambini e alle bambine nuovi codici, diverse possibilità. Leggere insieme contribuisce ad educare l’ascolto attivo e ci stimola a provare meraviglia e spaesamento, ci suggerisce di rintracciare il nostro personale immaginario e contemporaneamente il desiderio di condividerlo.


Nel percorso di lettura, ogni volta sono stati proposti alle bambine e ai bambini uno o più albi illustrati da cui partire per sperimentare degli sviluppi espressivi. Nel maneggiare la creta, nel “leggerla” e raccontarla, le mani dei bambini e delle bambine sono state interpreti. Manipolare gli oggetti, infatti, produce con essi una profonda connessione. Le mani, private dell’aiuto dello sguardo e delle immagini di cui siamo sommersi in questo periodo storico, sono state artefici della comprensione delle cose, della loro valenza comunicativa.

Nel percorso di manipolazione, ogni volta è stato proposto alle bambine e ai bambini la produzione artigianale di un’opera in creta. Tutto il laboratorio è stato un gioco da fare insieme per rintracciare o riscoprire la propria curiosità nel divertirsi, conoscere, capire, apprendere, ascoltare, fare comunità.

Abbiamo giocato con il gesto, il ritmo, il movimento, la musica, il suono, la drammatizzazione, le emozioni, i rumori, i sensi, le arti. Abbiamo chiuso gli occhi, per esplorare tutto il resto. Fare esperienza di ascolto, narrazione e creazione insieme ci ha restituito una piccola comunità con un proprio linguaggio condiviso.


"Per fare comunità c'è anche la necessità di comunicare secondo codici e modalità condivise ed accettate. Durante il laboratorio i bambini, giocando, hanno appreso la grammatica della buona comunicazione, un modo efficace che è allo stesso tempo capacità di ascoltare e strumento per far conoscere i propri bisogni. Attività divertenti ed emozionanti dove i messaggi hanno viaggiato sui giusti binari arrivando, spinti dal vento del garbo e della gentilezza, a destinazione!"






























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